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Bassetti si schiera con gli studenti: "Hanno ragione a protestare"
07 Febbraio 2022

"Gli studenti sono stati penalizzati da un sistema che ha pensato che l'unico modo per risolvere i problemi" del contagio Covid "fosse quello di chiudere le scuole, sia nel 2020 che nel 2021, di mandare gli studenti in Dad senza porsi il problema se servisse o meno. Lo si è fatto a prescindere, come una misura sindacale. Quindi hanno ragione gli studenti ad essere arrabbiati, fanno bene ad esserlo". Lo dice all'Adnkronos Salute Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive dell'ospedale San Martino di Genova, commentando le parole di Agostino Miozzo, coordinatore del Comitato tecnico scientifico che in un'intervista a 'La Stampa' ha detto che se avesse 50 anni di meno scenderebbe in piazza a protestare con i ragazzi.

 

"Bisogna tornare a vedere la scuola non come un luogo di pericolo - sostiene l'infettivologo - ma come un luogo di aggregazione dove alla fine l'aggregazione tra di loro fa molto di più e meglio di quanto facciano le misure sanitarie. Anche perché - ricorda Bassetti - i giovani sono stati la parte che ha reagito meglio alle vaccinazioni, riconosciamolo: si sono vaccinati per primi, sono andati a farsi le code e noi abbiamo contrapposto all'entusiasmo i divieti, gli obblighi e le chiusure. Oggi - esorta il medico - dobbiamo lasciare libere le loro menti molto più di quanto abbiamo fatto fino ad oggi. La Dad non deve più esistere, la Dad deve finire". Quanto alle nuove misure sulle quarantene a scuola che entrano in vigore da oggi, "sono un po' timide - osserva l'esperto - però è un segnale. Io sarei stato ancora un po' più spinto, avrei eliminato tout court la Dad e i tamponi agli asintomatici. A scuola si deve andare dietro unicamente a chi ha i sintomi, tutti quelli che sono asintomatici facciano quello che devono fare, sia che siano vaccinati sia che non lo siano. Si mettono la mascherina e fine. Poi anche lì - rileva Bassetti - abbiamo detto che devono mettere le Ffp2 e poi lo Stato non è stato in grado di dargli nemmeno le Ffp2. Allora non aveva più senso dire continuiamo con la mascherina chirurgica fino al giorno in cui io Stato sarà in grado di darti le Ffp2 adeguate? Anche questo crea lontananza tra cittadino e Stato e non è una bella cosa".

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