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Apre questa settimana a Manchester l'Ambers, una nuova discoteca che si distingue per una regola insolita: all'ingresso, la fotocamera del telefono sarà coperta con un adesivo. Una scelta che, sebbene poco comune nel Regno Unito, è già consolidata in città come Berlino.
Jeremy Abbott, direttore dell'Ambers, ha spiegato alla BBC che l'obiettivo è chiaro: «Vogliamo che la musica e l'esperienza siano al centro dell'attenzione». L'iniziativa, però, divide il pubblico: alcuni criticano il divieto, considerandolo un limite alla condivisione dei momenti vissuti e alla promozione del locale, mentre altri lo apprezzano come una tutela della privacy e dell'autenticità dell'atmosfera.
Sacha Lord, consulente per l'economia notturna della Greater Manchester, sostiene che «i telefoni stanno distruggendo l'energia delle piste da ballo». Una sensazione condivisa anche dai DJ, come evidenzia Smokin Jo, attiva sulla scena dal 1990: «Una volta la gente ballava con le mani al cielo, c'era una gioia contagiosa. Ora vediamo solo telefoni puntati in aria. È desolante».
Tuttavia, non tutti vedono il divieto di buon occhio. Il dottor Lee Hadlington, esperto di cyberpsicologia presso la Nottingham Trent University, sottolinea che per molti frequentatori di club «parte del divertimento è catturare ricordi attraverso foto e video».
Per evitare problemi, l'Ambers offrirà un servizio fotografico interno gestito da un team dedicato, garantendo comunque la presenza di contenuti online. Chi violerà il divieto sarà «gentilmente invitato» a rispettare la regola o, in caso contrario, a lasciare il locale.
Questa decisione arriva in un momento delicato per l'industria del clubbing. Secondo uno studio della Night Time Industries Association e di NeilsenIQ, il numero di locali notturni nel Regno Unito è calato drasticamente, passando da 1.266 nel 2020 a soli 786 nel 2023. La scelta dell’Ambers potrebbe dunque rappresentare un tentativo di riportare l’attenzione sull’essenza stessa del clubbing: musica, ballo e connessione umana.