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In base al rapporto Censis 2024, il 58,1% dei giovani di 18-34 anni si sente fragile, il 56,5% si sente solo e il 69,1% ha bisogno di sentirsi rassicurato. Si tratta di stati d’animo legati all’incertezza, alla paura di non farcela, alle difficoltà sperimentate nel reggere il confronto con i pari. Se vissuti di frequente, possono sfociare in frustrazione, stati d’ansia, attacchi di panico, depressione o disturbi alimentari.
Infatti: - il 51,8% dei giovani dichiara di soffrire di stati d’ansia o depressione, contro il 40,8% delle persone di età compresa tra i 35 e i 64 anni e il 19,0% degli ultrasessantacinquenni; - il 32,7% dei 18-34enni afferma di soffrire di attacchi di panico, a fronte del 23,8% degli adulti e del 4,2% degli anziani; - il 18,3% dei giovani esprime con il corpo il proprio malessere e denuncia di soffrire di disturbi del comportamento alimentare, come anoressia e bulimia, mentre la quota scende al 12,8% tra gli adulti e all’8,2% tra gli anziani. Di fronte alla manifestazione di questa sintomatologia, che solo in alcuni casi arriva a sfociare in una vera e propria patologia, ma che comunque dà il senso di quanti giovani non stiano bene con sé stessi e con gli altri: - un giovane su tre (il 29,6% del totale) dichiara di essere andato in cura da uno psicologo, mentre tra gli adulti la percentuale scende al 17,9% e tra gli anziani si ferma ad appena l’1,9%; - e − un dato ancora più preoccupante − il 16,8% assume sonniferi o psicofarmaci.