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Nuove mobilitazioni, dopo quelle di venerdì scorso, sono state preannunciate dalle organizzazioni studentesche.
''Venerdì 4 febbraio - dichiara Luca Redolfi, coordinatore dell'Unione Degli Studenti, organizzazione promotrice delle proteste - più di 100mila studentesse e studenti sono scesi nelle piazze di tutto il paese contro il modello di scuola del ministro Bianchi, dalle linee guida sulla maturità che non tengono conto delle difficoltà e delle esigenze della componente studentesca, al modello scuola-azienda, che vede l'istruzione unicamente come strumento per prepararci al mondo del lavoro''. '
'Oggi il Ministro Bianchi ha scritto alla Repubblica che vuole "ascoltare i ragazzi che protestano" - continuano gli studenti - senza fare, tuttavia, nessun passo indietro rispetto alla maturità e ai PCTO. Se per il Ministro Bianchi la scuola si deve adattare alle logiche aziendali e del mercato, noi scenderemo in piazza per ribadire che il ruolo dell'istruzione è di mettere in critica la normalità e trasformare il reale, non replicarlo passivamente''. ''Non accetteremo incontri vuoti né false promesse, agli studenti non basta più l'ascolto, servono risposte. Per questo, in questa settimana continueremo a mobilitarci in tutto il paese contro una scuola che non ascolta le studentesse e gli studenti'', conclude Redolfi.