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Le previsioni economiche d'inverno diffuse oggi dalla Commissione Europea sono fondate sull'assunzione "tecnica" che gli effetti economici dell'ondata pandemica provocata dalla variante Omicron del Sars-CoV-2 abbiano "vita breve", che si facciano cioè sentire per lo più nel corso del "primo trimestre" 2022, e che non si verifichino "grandi turbolenze" pandemiche in seguito. E' l'avvertenza contenuta nel testo delle previsioni, la cui "incertezza" ha assunto una "nuova dimensione", per quanto riguarda l'evoluzione futura della pandemia. Alcuni Stati membri, "rassicurati dall'apparente minore gravità del nuovo ceppo per quanto riguarda i ricoveri in terapia intensiva", stanno "iniziando ad allentare le restrizioni", mentre altri "le mantengono in vigore o addirittura le inaspriscono", sottolineano i servizi della Commissione.