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"A Visso c'è una disponibilità limitata di soluzioni abitative di emergenza (Sae), perché le abitazioni dei terremotati sono ancora inagibili e il centro storico è ancora in fase di ricostruzione. Ce ne sono al massimo quattro libere. Una è destinata a una donna ucraina con due bambini, in fuga dal conflitto in Ucraina, arrivata qui. Gliela consegneremo la prossima settimana non appena saranno attivi tutti i servizi. Intanto abbiamo provveduto a fornirle beni di prima necessità".
E' quanto spiega il sindaco di Visso (Macerata), Gian Luigi Spiganti Maurizi, dopo che il Dipartimento di Protezione civile nazionale ha dato il via libera per l'utilizzo delle Sae come ricoveri per le famiglie di profughi ucraini. La mamma con i due bambini per ora si è appoggiata dai parenti "sempre in una Sae ma è uno spazio di soli 40 mq". Il sindaco di Visso conferma che si sta puntando in particolar modo ai ricongiungimenti familiari: "Se c'è la possibilità, perché dividere le famiglie? Peccato che abbiamo poca disponibilità, ma nel nostro piccolo cerchiamo di dare una mano fin dove è possibile. Noi sindaci del cratere sappiamo bene cosa significhi soffrire, stare separati. Il nostro vuole essere un segnale di vicinanza e affetto verso il popolo ucraino: è aberrante quanto sta succedendo. Durante il terremoto - sottolinea infine - c'è stata offerta tanta solidarietà da parte degli italiani, sappiamo quanto riempia il cuore. Ora sta a noi dare una mano".