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A Treia scatta la missione ripopolamento del centro storico.
Il piccolo borgo del Maceratese punta su incentivi a sostegno di giovani coppie, nuove attività e affitti.
È l'ultima linea d'intervento, solo in ordine di tempo, pensata dal Comune per contrastare un fenomeno sempre più diffuso, soprattutto nelle zone collinari e interne: una serie di benefici messi a disposizione proprio per recuperare il patrimonio edilizio nel centro storico, sostenendo tutti coloro che vogliono viverci e contribuire alla nascita, allo sviluppo e alla riqualificazione del tessuto commerciale.
"Treia punta a incentivare il ripopolamento del cuore della città proponendo incentivi ad hoc a beneficio di interventi di acquisto o recupero edilizio nel centro, nonché l'insediamento di nuove attività produttive e l'ampliamento di quelle esistenti", spiega il sindaco Franco Capponi. Il contributo per il recupero del patrimonio edilizio sarà possibile per una cifra non superiore a 100mila euro per un singolo intervento su unità immobiliare abitativa o destinata ad attività produttive, stipulando un contratto di mutuo entro l'anno solare in corso.
Il contributo comunale sul mutuo contratto, pari agli interessi pagati nella misura massima del 2% annuo, per un massimo di 10 anni, sarà previsto per interventi particolari e minimali di riqualificazione delle facciate dei fabbricati, della sostituzione degli infissi, delle grondaie e delle parti visibili da via pubblica (anche condominiali), interventi interni agli edifici che rientrino nella definizione di "ristrutturazione edilizia". Sarà data priorità ai giovani, anche in coppia nel caso in cui almeno uno dei due abbia meno di 35 anni, nonché alle nuove attività produttive e a investimenti su quelle esistenti. Sono stati messi a disposizione contributi economici a sostegno e a integrazione del canone di affitto su imprese che si insediano nel centro storico. "L'intento è di avviare un'inversione di tendenza che veda rivitalizzarsi il centro storico cittadino" conclude il sindaco.