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Un paziente oncologico 30enne, originario della Moldavia, che era ricoverato a Kiev, è arrivato ieri sera ad Ancona dopo un lungo e difficilissimo viaggio attraverso Romania e Austria, per essere curato nel reparto di Clinica Oncologica dell'Ospedale regionale di Torrette; la moglie e la figlioletta di 5 anni, sono invece rimaste a Kiev.
L'ospedale ucraino dove era assistito, ha raccontato lui stesso stamattina all'assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini che è andato a trovarlo in ospedale, era stato liberato dai pazienti oncologici per assistere i feriti di guerra.
Da qui la necessità di 'scappare' per cercare le cure necessarie in Italia: uno zio gli aveva parlato della professionalità e competenza del reparto anconetano guidato dalla prof.ssa Rossana Berardi (il cognome della dottoressa è l'unica parola italiana che conosceva) e dunque ha deciso di viaggiare verso l'Italia, in bus, dove è giunto ieri sera.
"Già stamattina è stato sottoposto a un trattamento di radioterapia - ha riferito Saltamartini -. Ho visitato il reparto e il ragazzo stamattina e penso che sia un elemento di grande importanza la professionalità con cui tutto il personale ha accolto questo ragazzo di 30 anni visibilmente impaurito. E' terrorizzato dalla guerra e dai bombardamenti. La moglie e la bambina sono ancora a Kiev. Ha ringraziato con le lacrime agli occhi. Il viaggio? Ha parlato di 'un'odissea'".