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Giallo al cimitero di Prima Porta a Roma, dove una tomba è stata profanata e il bottino è notevole: cinque chili d'oro, tra gioielli di famiglia e monili. I carabinieri del gruppo Cassia stanno indagando sul caso della razzia alla tomba di un'anziana di origini bosniache, morta nel 2020: i ladri avrebbero esumato la cassa, l'avrebbero aperta da un lato e avrebbero rubato tutto ciò che i parenti avevano messo all'interno.
Come racconta oggi il quotidiano Il Messaggero, l'inchiesta è stata allargata al Nord Italia, dove risiede un componente della famiglia: la prima ipotesi è proprio quella di una faida familiare, ma per ora è solo un sospetto. Il furto sarebbe avvenuto il 4 gennaio scorso: l'usanza di seppellire i morti con i loro oggetti preziosi è un'usanza molto comune nella comunità rom, e i ladri con ogni probabilità sapevano di agire a colpo sicuro.
Sulla refurtiva sono in corso accertamenti, con i familiari che stanno cercando di ricomporre la lista dei gioielli lasciati nel loculo dell'anziana defunta, e ora trafugati. Non è la prima volta che succede: già tra il 2018 e il 2019 una banda di ladri specializzata in furti simili era stata inchiodata: loro colpivano però al cimitero Flaminio. Il modus operandi è spesso quasi perfetto: i ladri non solo derubano l'interno delle tombe, ma le sigillano dopo il furto, per evitare che i familiari si insospettiscano.