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È rimasto solo, nella sede della sua azienda a Sant’Andrea in Casale (Rimini), e ha bevuto acido muriatico da una bottiglia.
Pochi istanti dopo, ha sollevato la cornetta e ha chiamato il 118. L’ambulanza è accorsa a sirene spiegate. Trasportato d’urgenza all’ospedale Infermi di Rimini, i medici hanno provato in ogni modo a salvargli la vita, ma lui si è spento nella notte tra martedì e mercoledì. Una fine tragica, quella di Claudio Fiori, 60 anni, imprenditore residente a Taverna di Monte Colombo e titolare della SCE Elettronica, azienda specializzata in quadri elettrici.
Un gesto estremo che non trova alcuna spiegazione. Nell’ufficio di via Tavoleto, i carabinieri intervenuti per i rilievi non hanno ritrovato biglietti o altri elementi che possano chiarire meglio le motivazioni della tragica decisione dell'imprenditore. Chi conosceva Claudio Fiori lo descrive come un uomo onesto, un grande lavoratore, una persona che aveva messo anima e cuore nella propria azienda, affrontando anche tanti alti e bassi. Negli ultimi periodi, però, non sarebbero mancate le difficoltà.