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L’azienda è in crisi, lui si toglie la vita.
Un gesto estremo, compiuto da un 56enne di Paese (in provincia di Treviso). Una tragedia consumata tra le quattro mura della sua attività, specializzata nella lavorazione del ferro.
Tra committenti che non pagavano, fornitori a cui versare il corrispettivo per le materie prime. E i rincari di bollette e carburanti a cui far fronte. Troppo per un 56enne di Paese, titolare di un’attività specializzata nella lavorazione del metallo. Al punto da compiere il gesto estremo. Proprio all’interno della sua azienda, a cui aveva dedicato tempo, risorse ed energie. Ma che negli ultimi tempi sentiva di non riuscire più a mandare avanti. Ed è lì che ha deciso di farla finita.
Il 56enne si è tolto la vita giovedì sera: il corpo esanime è stato ritrovato verso le 20.30, l’ora in cui è scattata la chiamata al 118. L’ambulanza è intervenuta tempestivamente ma per l’uomo non c’era purtroppo più nulla da fare. Il medico non ha potuto fare altro che constatare il decesso dell’imprenditore. Sul posto sono arrivati anche i carabinieri per i rilievi del caso. Le circostanze della morte non lasciano spazio a dubbi: si è trattato di un gesto volontario e deliberato. Le cui motivazioni affondano le radici nelle difficoltà economiche in cui versava il 56enne, come appurato dai militari.