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I poliziotti della Squadra Mobile di Ancona hanno dato attuazione al Decreto di sospensione cautelare di misura alternativa alla detenzione, emesso dall’Ufficio di Sorveglianza di Ancona, con il quale è stato disposto il ripristino dell’esecuzione della pena in carcere a carico di un 40enne italiano.
L’uomo, infatti, all’epoca dei fatti, nel novembre 2020, era stato arrestato in flagranza del reato di furto perpetrato all’interno di un ristorante della periferia anconetana, poiché, in concorso con altre due persone, un uomo ed una donna, previa effrazione della porta di ingresso, si era impossessato di un libretto di assegni e del denaro trovato in un cassetto. Per il fatto in questione, l’uomo è stato condannato alla pena di anni 2 e mesi 8 di reclusione, pena confermata poi dalla Corte d’Appello e successivamente dalla Corte di Cassazione per cui diveniva irrevocabile in data 30 marzo 2023.
Dopo aver scontato parte della pena in carcere, nel settembre 2023, l’uomo era stato ammesso al regime della detenzione domiciliare presso la propria residenza di Ancona. Il 21 gennaio scorso, però, era stato arrestato per evasione poiché trovato fuori dalla propria abitazione, motivo per il quale, il 24 gennaio, l’Ufficio di Sorveglianza di Ancona ha sospeso il beneficio della detenzione domiciliare ripristinando l’esecuzione della pena in carcere.
Nel pomeriggio di ieri, il personale della Squadra Mobile ha rintracciato il condannato presso la propria abitazione di residenza e, dopo le formalità di rito, lo ha associato alla Casa Circondariale di Ancona-Montacuto per l’espiazione della pena.