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In un’azienda del distretto calzaturiero fermano scoperti lavoratori in nero e pagati in contanti: l'attività è stata sospesa, i titolari rischiano una muta che può superare i 100mila euro.
È il risultato di un controllo svolto dai finanzieri del Comando Provinciale di Fermo, a contrasto del lavoro sommerso, che ha interessato un’azienda dedita alla produzione di parti in cuoio per calzature. L’accesso dei militari del Gruppo di Fermo presso i locali aziendali ha consentito di appurare la presenza di 9 lavoratori - oltre al legale rappresentante e al socio - di cui 5 risultati non regolarmente assunti.
I lavoratori, infatti, prestavano la propria attività in assenza di regolare contratto, in alcuni casi anche da diversi mesi: per tale ragione, il datore di lavoro è stato sanzionato con la cosidetta "maxi-sanzione" per un ammontare minimo di 16.200 euro e massimo di 97.000 euro. Un'altra sanzione, di 5mila euro, è stata comminata per le retribuzioni con denaro contante nei confronti dei lavoratori non in regola.
Il superamento della soglia del 10% dei lavoratori presenti in azienda, occupati senza preventiva comunicazione di instaurazione del rapporto di lavoro ha determinato, la sospensione dell’attività imprenditoriale.