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Denuncia una rapina, ma si è inventato tutto, così un giovane camionista residente in provincia di Pesaro è finito nei guai.
Il ragazzo, lo scorso 5 dicembre, aveva raccontato di essere stato vittima - tre giorni prima - di rapina pluriaggravata. In particolare, tra le 12:58 e le 13:14 del 2 dicembre, aveva comunicato ai carabinieri che, mentre si trovava in località Cesolo di San Severino Marche, due sconosciuti - dopo averlo minacciato con una pistola - gli avevano sottratto la somma di 1.300 euro e lo avevano poi colpito, procurandogli lesioni alla mano sinistra, alla testa ed al volto.
Nello spiegare tutti i movimenti effettuati con il camion e le consegne del materiale trasportato a vari esercizi commerciali del territorio di competenza di San Severino Marche, aveva affermato di essere ripartito in direzione di una frazione di Cingoli e che, giunto su una strada secondaria, era stato fermato da un uomo che sbracciava in mezzo alla strada, come a voler richiedere aiuto. Sceso dal mezzo per aderire alla richiesta di soccorso per il cambio di uno pneumatico, era stato rapinato e colpito con una chiave inglese, cadendo a terra privo di sensi. Ha, infine, riferito di essere ripartito, senza allertare le forze di polizia.
In base alle indicazioni fornite dall'uomo, i militari della stazione di San Severino Marche hanno avviato un'attività di indagine per il grave reato che sarebbe stato perpetrato nel territorio, in accordo e osmosi info-operativa con la stazione di Pesaro che aveva acquisito la notizia di reato, oltre che con l'ausilio delle stazioni carabinieri di Castelraimondo, Pioraco, Treia e Potenza Picena, competenti per quei territori dove l’uomo aveva dichiarato di aver effettuato consegne prima e dopo la commissione del delitto.
Le sommarie informazioni testimoniali e l’analisi delle immagini di sistema di videosorveglianza cittadino hanno dimostrato che il percorso effettuato era completamente incompatibile con il racconto fornito dal giovane. Ulteriori accertamenti circa il tracciato del cronotachigrafo del camion, hanno confermato che l’uomo, dopo l’asserita consegna in un esercizio della zona, si era recato in direzione opposta rispetto a quella dichiarata e che pertanto, al momento della presunta rapina, si trovava distante e in luogo completamente diverso. Il trasportatore è stato pertanto denunciato in stato di libertà per simulazione di reato. Le risultanze sono al vaglio della Procura della Repubblica di Pesaro.