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Per le pessime condizioni igienico sanitarie "chiusura immediata" di un minimarket in Corso Stamira ad Ancona per preservare l'incolumità e la salute pubblica.
Sanzionato il titolare per 3mila euro. Lo stesso era stato sanzionato (1.000 euro) per avere venduto una bottiglia di vino, dopo la mezzanotte, a un cittadino tunisino di 27 anni, violando l'ordinanza del sindaco di Ancona del 23 dicembre scorso che vietava di introdurre in piazza Pertini (luogo del concerto di fine anno) bottiglie, contenitori in vetro e lattine, così come la vendita, l'asporto e la detenzione di bevande di gradazione superiore a 5 gradi. Un'area del locale era dedicata alla lavorazione delle carni completamente abusiva.
La Polizia di Stato ha verificato che nel retro del negozio c'era una cella frigorifera, ormai dismessa, trasformata in giaciglio con tanto di materasso, coperte e bottiglie di birra vuote, utilizzato per bivaccare. I pavimenti, come anche le strutture murarie, erano fatiscenti e i sanitari del bagno completamente distaccati dai muri.
I controlli presso il minimarket, dove venivano venduti prodotti alimentari, sono stati condotti dalla polizia di Stato insieme a personale Siaoe dell'Ast di Ancona, Servizio veterinario,. All'interno erano presenti i familiari del titolare (un cittadino del Bangladesh di 28 anni) il quale era assente. Le posizioni lavorative sono tutt'ora al vaglio per verificare la regolarità amministrativa in quanto, da un primo controllo, risulterebbero lavorare in nero.