CRONACA
Marche - Colpo al mercato del falso di lusso in Versilia, sequestrati sei opifici: uno era in provincia di Macerata
05 Luglio 2022

L’azione dei finanzieri del Gruppo di Viareggio ha preso di mira in questo avvio di estate i punti nevralgici sulla costa versiliese della rivendita di merce con griffe false. Le fiamme gialle sono riuscite a risalire ai fornitori (tutti italiani) residenti fuori Toscana e a disarticolare i poli produttivi e la rete distributiva.

Tutto è partito da un controllo all’interno di una boutique di Forte dei Marmi dove sono stati rinvenuti e sequestrati articoli di lusso per uso domestico riportanti marchi industriali contraffatti (c’erano statue in resina vendute a 400 euro, cuscini, tovaglie e tessuti vari riportanti i marchi Chanel, Louis Vuitton, Fendi, Hermès, Dior, Gucci, Rolex, Bentley, Bugatti, Bulgari, Chiara Ferragni, Prada, Ives Saint Laurent, Krug, Cartier, Versace e altri ancora).

 

Da lì i finanzieri sono risaliti alla filiera di produzione e commercio articolata tra Liguria, Veneto, Marche ed Umbria individuando i luoghi di produzione e stoccaggio. Perquisizioni e sequestri sono scattati, su disposizione della Procura della Repubblica di Lucca, nelle province di Genova, Vicenza, Macerata e Perugia all’interno di sei abitazioni e sei opifici.

 

In un secondo step, i finanzieri hanno posto sotto sequestro circa 1.500 capi di abbigliamento sportivi di assoluto pregio ed accessori, riportanti il marchio “Emporio Armani”, la cui merce era in vendita su un banco presso il mercato domenicale di Forte dei Marmi.

In un terzo intervento, all’interno di uno stabilimento balneare situato sulla passeggiata di Viareggio, i finanzieri hanno individuato una cabina che veniva utilizzata come vero e proprio deposito della merce riportante i marchi di note case di alta moda, sottoponendo a sequestro borsoni contenenti prodotti in pelletteria di alto pregio contraffatti comprensivi dei relativi cartellini, dustbag, QR e codici anticontraffazione.

Tutti i titolari delle ditte/imprese coinvolte, nove complessivamente, sono stati denunciati, a vario titolo, per i reati di produzione, commercializzazione e detenzione di prodotti recanti marchi industriali contraffatti e per ricettazione.

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