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Nel pomeriggio di martedì, i carabinieri della Stazione di Porto Recanati, guidati dal luogotenente Guido De Giorgi, hanno notificato a un cittadino italiano di 35 anni, residente nell’Anconetano, un provvedimento cautelare della custodia in carcere, poiché ritenuto responsabile del reato di rapina aggravata, commessa a Porto Recanati lo scorso mese di novembre.
Le indagini sono partite dalla denuncia di una donna di origini marocchine che, nella sera del 3 novembre scorso, aveva riferito ai carabinieri di essere stata avvicinata da un uomo armato di coltello, mentre si trovava in un parco con il suo bambino. Il malfattore, brandendole il coltello al viso, le avrebbe intimato di consegnare i pochi contanti che aveva con sé. La donna, intimorita e preoccupata soprattutto per l’incolumità del proprio piccolo, non aveva esitato a consegnare all’uomo i suoi pochi averi, richiedendo, subito dopo, l’intervento dei militari.
Le indagini partite subito dopo la denuncia, effettuate dai carabinieri della stazione di Porto Recanati e coordinate dalla Procura di Macerata, si sono basate sull’esame dei sistemi di video sorveglianza della zona, sulla descrizione del rapinatore fornita dalla vittima e su alcune testimonianze, e hanno permesso di individuare nel cittadino anconetano, l’autore dell’efferato gesto. In particolare, ad inchiodarlo alle proprie responsabilità, è stato un vistoso tatuaggio sul braccio, notato dalla vittima durante la rapina e dettagliatamente descritto ai carabinieri.
L’uomo, che al momento dell’esecuzione della misura si trovava già in carcere per aver commesso altre rapine, dovrà rispondere dinanzi all’Autorità Giudiziaria anche di questo ulteriore atto delittuoso.