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I Poliziotti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Fabriano hanno denunciato all'Autorità Giudiziaria due persone per il reato di truffa informatica.
Il fatto di riferimento ha visto, all’inizio del mese di dicembre, un commerciante fabrianese ricercare nel web offerte di mobili per esterno (tavoli, sedie, ombrelloni) dei quali aveva bisogno in ragione dell’esercizio estivo della propria attività. Dopo un'accurata ricerca, la scelta cadeva su una proposta di una azienda del settore avente sede in una regione del centro-sud. Dopo contrattazioni, veniva pattuita la somma complessiva di 2500 euro per l’acquisto degli arredi da esterno, da pagarsi in due rate: metà all’ordine e metà alla consegna.
Il fabrianese procedeva quindi al bonifico dell’anticipo sull’IBAN indicatogli dal venditore. Il giorno previsto per lo scarico, però, una mail avvisava il fabrianese di un ritardo dovuto ad un sinistro stradale nel quale era stato coinvolto il camionista: ciò avrebbe prima ritardato la consegna di qualche ora, forse di un giorno. Il giorno successivo, una ulteriore mail comunicava che l’incidente aveva provocato danni strutturali al tir e per questo la consegna della merce sarebbe slittata di un paio di giorni. Purtroppo, continuava il venditore, per impegni presi in precedenza con i suoi fornitori, il saldo sarebbe dovuto comunque avvenire il giorno stabilito (quindi prima della consegna della merce): diversamente l’affare era da ritenersi annullato. Ritenendo, in buona fede, di avere a che fare con soggetti commerciali affidabili e sfortunati, il commerciante si convinceva nel pagare il saldo con ulteriore bonifico, restando in fiduciosa attesa della merce.
Trascorsi due giorni e non ricevendo notizie, lui ed i suoi collaboratori iniziavano a richiedere spiegazioni a mezzo mail, non ricevendo alcuna risposta. Allo stesso risultato perveniva purtroppo nel chiamare il cellulare con il quale il venditore aveva portato avanti parte della contrattazione. Allarmato, l’imprenditore locale si rivolgeva al Commissariato della P.S. di Fabriano, denunciando l’accaduto.
Gli Ispettori dell’Ufficio Controllo del Territorio si attivavano immediatamente nelle indagini acquisendo tutti gli elementi informativi del caso. Utilizzando gli strumenti consentiti dalla Legge, procedevano al sequestro preventivo dell’IBAN ove erano confluiti i bonifici del malcapitato, riuscendo ad “immobilizzare” circa 800 euro destinati, dopo il vaglio della Autorità Giudiziaria, ad essere restituiti all’imprenditore fabrianese. Il titolare dell’IBAN e quello dell’utenza telefonica mobile coinvolti nella azione truffaldina, due soggetti maschili quarantenni residenti nel sud Italia, non nuovi a coinvolgimenti in fatti delittuosi dello stesso genere, venivano denunciati in stato di libertà.