Cliccando sul pulsante "Accetta tutti i cookie": l’utente accetta di memorizzare tutti i cookie sul suo dispositivo.
Cliccando su "Impostazioni cookie": l’utente sceglie le tipologie di cookie che saranno memorizzate nel suo dispositivo.
Nel primo pomeriggio del 5 agosto scorso, nel corso dell’attività di controllo del territorio, intensificata durante la stagione estiva anche ai fini della prevenzione dei reati di natura predatoria, con particolare riguardo ai furti in abitazione, in Via Peranzoni (frazione Villa Potenza), l’attenzione dei poliziotti della “Volante” veniva attirata da un’auto di grossa cilindrata ferma nei pressi di un bar. Nelle sue immediate vicinanze, vicino alla quale vi erano due soggetti che davano adito a sospetti. Infatti, i due venivano identificati per due soggetti, un uomo ed una donna, entrambi 24enni di origine rom, gravati da numerosi pregiudizi di Polizia per furti e rapine commessi in diverse città italiane.
Chiesta contezza circa la loro presenza in quel luogo i due, con l’obiettivo di ostacolare l’eventuale perquisizione del mezzo, negavano di essere sia i proprietari, sia gli utilizzatori dell’auto che i poliziotti, dopo aver ricondotto senza ombra di dubbio la proprietà del mezzo ai due soggetti, riuscivano ad aprire grazie ad un finestrino lasciato abbassato. A bordo dell’autovettura, perquisita anche con l’ausilio di poliziotti della Squadra Mobile nel frattempo giunti sul posto, venivano rinvenuti svariati attrezzi atti allo scasso tra cui un trapano, una smerigliatrice, un tassellatore elettrico e altri utensili, due telefoni cellulari, oltre alla somma di 5.800 euro e 400 dollari americani in banconote di vario taglio verosimilmente provento delle loro attività illecite.
L’autovettura e tutto il materiale rinvenuto venivano quindi posti sotto sequestro mentre i due, che con molta probabilità si trovavano in zona con l’obiettivo di compiere furti in abitazione, venivano accompagnati in Questura e deferiti all’Autorità Giudiziaria per il reato di possesso ingiustificato di strumenti atti allo scasso.
Tale attività rientra, più in generale, nell’ambito dei potenziati servizi di controllo del territorio svolti delle Forze dell’Ordine a seguito di specifiche sedute del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica.