CRONACA
Marche - Era stato allontanato dalla casa familiare, torna per minacciare la compagna: ucraino denunciato
13 Luglio 2023

Viola l'allontanamento dalla casa familiare per minacciare la compagna convivente.

Per questo comportamento un cittadino ucraino è stato denunciato dai carabinieri della Stazione di Pedaso (Fermo).

 

 

 

Ma è solo uno dei quattro episodi di maltrattamenti in famiglia, liti e atti persecutori, fermati negli ultimi giorni dai militari del Comando provinciale di Fermo al termine delle indagini preliminari. Interventi che hanno permesso di interrompere violenze e vessazioni e tutelare le vittime, tre donne e un anziano.
    I fatti di Pedaso riguardano un pregiudicato di nazionalità ucraina, già denunciato per maltrattamenti in famiglia e allontanato dall'abitazione che condivideva con una connazionale; quest'ultima aveva ricevuto messaggi minatori dall'uomo che ha violato le prescrizioni contenute nel provvedimento. La sua posizione si è aggravata e la Procura di Fermo ha disposto l'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria tre volte a settimana.
    Maltrattamenti in famiglia sono all'origine anche dell'intervento dei militari dell'Arma a Montegranaro (Fermo), dove una madre ha segnalato i comportamenti aggressivi e molesti del figlio che aveva chiesto con insistenza denaro alla donna arrivando ad aggredirla fisicamente. Aggredito anche un pensionato di Falerone (Fermo) al culmine di una lite condominiale per futili motivi: l'anziano è stato colpito con un bastone da un uomo di Amandola, che gli ha causato lesioni guaribili in circa 10 giorni. L'aggressore è stato denunciato.
    A Petritoli (Fermo), i carabinieri hanno interrotto gli atti persecutori che una donna subiva da un collega di lavoro. La situazione era già da tempo conosciuta alle forze dell'ordine: il questore di Fermo aveva già ammonito l'autore di tali atti di porvi fine: quest'ultimo ha però seguito la donna fino al domicilio in diverse occasioni. Dopo la denuncia della vittima sono stati avviati accertamenti che hanno permesso di attivare il codice rosso, denunciare il collega di lavoro per atti persecutori e richiedere un aggravamento della sua posizione giudiziaria.

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