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All'interno di quattro borsoni neri trasportati in un furgone in transito ad alta velocità a Civitanova Marche, in provincia di Macerata, i finanzieri del Comando provinciale della Guardia di Finanza di Ancona hanno rinvenuto e sequestrato 179 kg di hascisc, uno dei quantitativi di droga più rilevanti mai bloccati nella regione.
Il conducente del veicolo, un 63enne cittadino bosniaco, è stato arrestato per traffico di stupefacenti e possesso di documenti falsi e condotto nel carcere di Montacuto (Ancona) a disposizione dell'Autorità Giudiziaria.
Gli investigatori ipotizzano, considerato l'ingente quantitativo di stupefacenti, che potesse essere destinato anche a piazze di spaccio diverse da quelle del Comune maceratese.
Il 63enne, affiancato da una pattuglia di finanzieri, ha inizialmente ignorato l'alt dei militari e, una volta fermata la corsa del mezzo, ha manifestato un evidente stato di ansia, nervosismo e ritrosia a scendere dal veicolo. I finanzieri, la cui attività di servizio nel caso specifico scaturisce da un servizio di controllo del territorio svolto dal Nucleo di Polizia economico-finanziaria di Ancona, hanno scoperto che l'uomo nascondeva addosso un elevato e ingiustificato quantitativo di denaro contante: 7.500 euro, suddiviso in mazzette di banconote da 50 euro. Durante la perquisizione del furgone sono stati poi trovati tre documenti di riconoscimento, falsificati, e, nel cassone dell'automezzo, quattro voluminosi borsoni di colore nero contenenti 330 panetti di hascisc per un peso complessivo di 179 kg Una volta immessa sul mercato la droga avrebbe fruttato, al dettaglio, circa un milione di euro.