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C'è ancora incredulità intorno alla tragedia che si è verificata sabato, quando una 45enne residente a Urbania, Elisabetta Zupan (ma con domicilio in Inghilterra), ha perso la vita dopo essere precipitata in un burrone nelle montagne di Amandola.
La donna, originaria di Varese, si era recata insieme al marito in un bed & breakfast di Smerillo per una breve vacanza. Ieri mattina insieme al coniuge aveva raggiunto Campolungo di Amandola per un’escursione montana.
Arrivata ad un certo punto, si era separata dal marito: lui aveva continuato per il sentiero più facile da percorrere, mentre lei aveva scelto la via più impervia.
Avrebbero dovuto incontrarsi a mezzogiorno, ma Elisabetta non è mai arrivata.
Intorno alle 14, il marito, preoccupato per il ritardo, ha iniziato a telefonare alla 45enne: il cellulare squillava, ma lei non rispondeva. Un brutto presagio che ha fatto scattare l’allarme e ha fatto attivare la macchina dei soccorsi.
Nel giro, di pochi istanti, si sono mobilitati i vigili del fuoco di Amandola, che hanno fatto decollare l’elicottero in dotazione, il soccorso alpino dei Sibillini e i carabinieri. Dopo circa tre ore la donna è stata avvistata dall’elicottero dei vigili del fuoco in un burrone ed è scattata l’operazione di recupero. Soccorso alpino e pompieri, sono riusciti a trasportare la 45enne in una zona meno impervia: la donna però è rimasta sempre incosciente. Viste le sue gravissime condizioni è stata allertata l’eliambulanza per il trasferimento d’urgenza all’ospedale regionale “Torrette” di Ancona.
Una volta atterrato l’elisoccorso, però, i medici del 118 si sono resi conto che per l’escursionista non c’era più nulla da fare.