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I carabinieri del Nucleo operativo radiomobile di Osimo hanno arrestato due spacciatori tunisini che rifornivano i giovani che d’estate frequentano le spiagge e i locali della Riviera del Conero. Da settimane i residenti della zona centrale di Marcelli vedevano uno strano via vai in una palazzina di via Ascoli Piceno, con giovani che incontravano sempre più di frequente dei ragazzi di origini tunisine. Si tratta di due fratelli, un 35enne e un 33enne che lavorano il primo come cuoco, l’altro da lavapiatti in un ristorante della località balneare e che, nelle ore libere, si dedicavano all’attività illegale, ricavandone, stando agli inquirenti, diverse migliaia di euro.
I militari, dopo le segnalazioni delle settimane scorse, li tenevano sott’occhio, con appositi servizi di controllo, anche a distanza e in borghese se necessario. Giovedì pomeriggio verso le 16 li hanno fermati a Marcelli a bordo della loro auto. L’agitazione che hanno mostrato i due fratelli tunisini e alcuni precedenti specifici a carico del più grande dei due, hanno suggerito ai carabinieri di svolgere anche una perquisizione domiciliare. Ed è qui, nell’appartamento dove i residenti avevano denunciato i movimenti sospetti, che gli uomini del Norm, guidanti dal comandante della Compagnia di Osimo, il Maggiore Luigi Ciccarelli, hanno trovato 700 grammi di cocaina e mezzo chilo di hashish. Un quantitativo certamente non per uso personale. Anche perché la cocaina non era stata ancora trattata e ogni grammo avrebbe reso il doppio tagliandolo. Considerando il prezzo di vendita che si aggira sui 100 euro a grammo, i due tunisini solo con la cocaina avrebbero guadagnato rivendendola tutta circa 140mila euro.