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Collocazione abusiva di container, mobil-home, roulotte in zone sismiche e gravate da vincolo paesaggistico, indebito cambio di destinazione d'uso di un'area prospiciente la SP 78 Picena da fascia di rispetto stradale ad esposizione di materiali edili, intubamento illegittimo del fosso Callarella: queste sono solo alcune delle accuse che la Procura della Repubblica di Macerata aveva contestato a Luciano Calvani, noto imprenditore edile di 70 anni di Sarnano, difeso dall'avv. Gianni Antonelli.
La vicenda trae le sue origini nell’aprile del 2018, quando il Comune di Sarnano avviò nei confronti del Calvani due procedimenti amministrativi, contestando una serie di presunte violazioni edilizie ed urbanistiche. Ne seguì l'instaurazione di una indagine in sede penale che condusse al rinvio a giudizio dinanzi al Tribunale di Macerata dell'imprenditore sarnanese. Sia in fase di indagini preliminari che durante il dibattimento, la difesa del Calvani ha sempre sostenuto la non colpevolezza dell’imputato, affermando, tra le altre cose, che i materiali edili presenti nell'area oggetto di indagine – così come i container, roulotte e mobil-home – fossero caratterizzati dall’elemento della temporaneità, in quanto destinati esclusivamente alla vendita, e che l'asserito tombamento del fosso Callarella non fosse riconducibile all'imputato. Al termine del dibattimento, che ha visto l'assunzione di diversi testimoni, il Giudice Dott.ssa Francesca Preziosi, ha ritenuto la condotta dell’imprenditore non punibile, assolvendolo da tutti i capi d’accusa.