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Nei giorni scorsi, a Polizia di Stato e più precisamente personale in servizio di volante del Commissariato P.S. di S. Benedetto del Tronto, si recava in un bar del centro in zona ospedale, per segnalazione di un individuo armato di coltello in escandescenza intento a minacciare i clienti dell’esercizio commerciale. Raggiunto il bar, i poliziotti individuavano un giovane a petto nudo nascosto tra le auto in sosta nella vicina via della Pace. Alla vista degli agenti, il giovane extracomunitario si disfaceva di un oggetto di medie dimensioni in metallo, lanciandolo tra le autovetture. L’individuo in evidente stato di alterazione psicofisica, veniva raggiunto ed invitato più volte a desistere dal comportamento violento stante la sua palese intenzione di aggredire alcuni clienti nel frattempo rifugiatisi nel bar.
Notata la presenza della polizia il giovane straniero, già conosciuto per i suoi numerosi trascorsi, si avvicinava minacciosamente agli operatori spintonandoli al fine di eludere il controllo di polizia. Con molte difficoltà e subendo lesioni personali dovute ai calci e pugni portati, gli agenti riuscivano ad immobilizzarlo al suolo apponendogli le manette di sicurezza.
Una volta bloccato, l’uomo, che aveva proferito minacce di morte verso gli operatori, veniva accompagnato in Commissariato per il prosieguo dell’attività ma all’atto di entrare nell’autovettura di servizio, perseverando nel suo atteggiamento aggressivo, opponeva ferrea resistenza scalciando e sferrando pugni nel bieco tentativo di sfuggire agli agenti che tentavano di farlo salire a bordo dell’autovettura di servizio. Lo straniero, colpiva più volte con calci di inaudita violenza uno degli operatori di polizia, che poi ha ricevuto una prognosi di 5 giorni, fino a quando si riusciva a porlo all’interno dell’autovettura di servizio dove, durante il tragitto, colpiva ripetutamente le parti interne dell’abitacolo con calci e testate.
Si evidenzia che nel frattempo, eseguendo un’accurata ispezione sul luogo del fermo, veniva rinvenuta una mannaia con lama in acciaio, poco prima occultata dallo straniero alla vista degli operatori di Polizia.
Una volta in Commissariato il fermato veniva identificato trattandosi di un giovane marocchino, noto pregiudicato, gravato da numerosi precedenti penali e di polizia per reati contro il patrimonio e contro la persona, in particolare emergeva una recente condanna alla pena di mesi 10 di reclusione per lesioni personali gravi scaturita da fatti analoghi a quelli in trattazione.