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La Corte di Cassazione (prima sezione penale) ha accolto parzialmente il ricorso della difesa di Maurizio Marinangeli in relazione alla assenza della premeditazione per il delitto di Chiaravalle (Ancona): era stato condannato all'ergastolo, confermato in appello, per l'omicidio della vicina di casa 85enne Emma Grilli.
Gli atti ora verranno rinviati alla Corte di Assise di Appello di Perugia per rideterminare la pena.
Non sono state accolte invece le integrazioni della fase istruttoria che potevano portare a rivalutare tutta la figura dell'imputato: secondo l'accusa avrebbe ucciso la vicina a coltellate per rubarle monili d'oro, nella palazzina di via Verdi, il 17 luglio del 2018.
La difesa sostiene l'innocenza di Marinangeli, cuoco 61enne affetto da ludopatia. Nel processo di primo grado e d'appello era stata riconosciuta la sua responsabilità per omicidio volontario premeditato aggravato e rapina aggravata. L'udienza in Cassazione si è tenuta ieri e il giudizio della Corte è arrivato a tardissima serata. Marinangeli (sta scontando l'ergastolo in carcere) è assistito dagli avv. Francesca Palma ed Emiliano Carnevali. "Confidiamo ora in un congruo sconto pena - commenta l'avv. Palma -. Rispettiamo le sentenze ma Marinangeli non ha commesso l'omicidio".