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La conferma della condanna all'ergastolo per Innocent Oseghale, il trentaduenne nigeriano accusato di aver ucciso Pamela Mastropietro, è stata chiesta dalla Procura generale di Perugia, guidata da Sergio Sottani, nel processo in corso davanti alla Corte d'assise d'appello del capoluogo umbro.
In subordine l'Ufficio, rappresentato nel procedimento dal sostituto procuratore generale Paolo Barlucchi, ha chiesto di riaprire l'istruttoria dibattimentale per sentire due testimoni.
Si tratta in particolare dei due uomini con i quali la vittima avrebbe avuto rapporti sessuali dopo essere scappata dalla comunità terapeutica dove si trovava e prima di avere incontrato Oseghale. Per la Procura generale la sussistenza del reato di violenza sessuale in occasione della commissione dell'omicidio può dirsi "certa" alla luce di una pluralità di elementi, documentali, testimoniali e logici, emersi nell'istruttoria dibattimentale.
L'assoluzione del loro assistito dal reato di violenza sessuale è stata invece chiesta dalla difesa del nigeriano, rappresenta dagli avvocati Simone Matraxia e Umberto Gramenzi.