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L’attività di indagine, coordinata dalla locale Procura della Repubblica e originata dalla segnalazione della scuola frequentata dalla minore, è sfociata nell'adozione, da parte del Gip di Macerata, dell'ordinanza applicativa della custodia cautelare in carcere, cui stamattina gli uomini della Squadra Mobile hanno dato esecuzione.
Grazie alla ricostruzione minuziosa della minorenne, determinata a porre fine agli abusi subiti, è emerso, in particolare, che l’indagato, dopo aver conosciuto, nel 2019, la ragazza - allora 14enne - su Tik Tok, ha iniziato a minacciarla, facendosi dapprima inviare foto che la ritraevano nuda e costringendola poi a compiere atti di autolesionismo: tagli in varie parti del corpo con oggetti taglienti, incisione del nome con spilli sul petto e sulle gambe e autoerotismo o altri comportamenti su sé stessa (docce fredde di notte o autoinduzione a vomitare), pretendendo sempre foto e video dei gesti compiuti.
In un'occasione, la vittima è stata anche picchiata e minacciata con dei coltellini. Infine, dal 2021, l'indagato, ogniqualvolta la raggiungeva in treno da fuori regione - circa una volta al mese - la costringeva a subire atti sessuali, in zone appartate di Recanati e Porto Recanati, sotto la minaccia che, altrimenti, avrebbe pubblicato le foto intime. L'arrestato si trova ora ristretto all’interno della casa circondariale di Pesaro.