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Sono tre extracomunitari, di età compresa tra i ventuno ed i ventiquattro anni, senza fissa dimora i tre giovani ladri che la mattina del 29 aprile avevano colpito il supermercato di Falconara.
I tre avevano prelevato dagli scaffali alcuni prodotti, rimuovendone i codici a barre antitaccheggio, al fine di eludere il passaggio alle casse, per poi nasconderli all’interno dei giubbini che indossavano, guadagnando l’uscita.
Il gestore del supermercato, accortosi nel frattempo dei movimenti dei tre tramite la visione delle immagini del sistema di videosorveglianza interno, aveva atteso il loro arrivo alle casse, ma gli stessi, incuranti di pagare, si erano dati alla fuga.
A questo punto sono state immediatamente diramate le ricerche tramite i Carabinieri della Tenenza di Falconara Marittima che sono riusciti a rintracciare e fermare i tre giovani in una piazza del centro abitato. Gli stessi sono stati trovati in possesso di alcuni dei prodotti poco prima trafugati, successivamente restituiti.
I tre ragazzi, anche gravati da precedenti specifici per reati predatori, sono risultati essere irregolari nel territorio nazionale. Per loro è scattata la denuncia per furto aggravato in concorso, oltre all’attivazione presso l’Ufficio Immigrazione della Questura di Ancona delle procedure per la loro espulsione dall’Italia; due di loro erano anche inottemperanti ad una pregressa espulsione dal territorio nazionale disposta dalla Prefettura di Milano.
Nella stessa giornata di sabato, i Carabinieri della Tenenza di Falconara Marittima hanno dato esecuzione al provvedimento di esecuzione di pene concorrenti emesso, in data 28 aprile 2023, dall’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ancona, con il quale è stata disposta la carcerazione nei confronti di un trentatreenne del luogo, poi rintracciato in una piazza del centro abitato. Lo stesso deve scontare la pena della reclusione di 5 anni e 5 mesi, per i reati di resistenza ad un pubblico ufficiale, lesioni personali aggravate in concorso e tentata estorsione in concorso, commessi tra gli anni 2013 e 2018, a seguito di sentenze emesse dai Tribunali di Ancona e Bologna, divenute definitive. Dopo l’espletamento delle previste formalità, l’uomo è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Ancona Montacuto, dove sconterà la pena.