Cliccando sul pulsante "Accetta tutti i cookie": l’utente accetta di memorizzare tutti i cookie sul suo dispositivo.
Cliccando su "Impostazioni cookie": l’utente sceglie le tipologie di cookie che saranno memorizzate nel suo dispositivo.
La Guardia di finanza di Ancona, nell'ambito di una serie di controlli per evitare l'immissione nel mercato di prodotti non conformi agli standard di sicurezza europei, in particolare alimentari, ha sequestrato 1.700 generi alimentari in un minimarket etnico nel quartiere Piano San Lazzaro, gestito da un cittadino del Bangladesh.
Sui prodotti alimentari oggetto del sequestro, alimenti sia dolci che salati, erano omesse le informazioni in italiano previste dal Codice del Consumo sulla composizione: le etichette erano scritte in arabo o in cinese.
La normativa di riferimento nel settore agroalimentare impone l'obbligo, per chi pone in vendita alimenti, di fornire al consumatore "informazioni precise, chiare e facilmente comprensibili e, soprattutto, nella lingua dello Stato in cui l'alimento è commercializzato", al fine di tutelare la salute dei consumatori ed assicurare una scelta consapevole sulla base di indicazioni trasparenti sulle caratteristiche del prodotto, i suoi componenti, modalità di conservazione, preparazione ed utilizzo. In alcuni casi sull'etichetta in lingua straniera era impossibile risalire agli ingredienti contenuti, impedendo l'individuazione di possibili allergeni o altre sostanze dannose. Il titolare dell'esercizio è stato segnalato al competente Ispettorato per la tutela della qualità e le repressioni delle frodi agroalimentari e dovrà pagare, una sanzione che può arrivare fino ad un massimo di 8.000 euro.