CRONACA
Marche - Serra di "maria" in casa: tradito dalle bollette monstre
07 Luglio 2022

Agiva indisturbato e incurante dei divieti in materia di stupefacenti; nel corso di una perquisizione domiciliare ad Altidona, i finanzieri del comando provinciale di Fermo hanno scoperto all’interno di un appartamento un vero e proprio laboratorio per la coltivazione della marijuana.

In origine, le investigazioni dei militari del Nucleo Mobile hanno riguardato un’ampia platea di nominativi, sui quali sono stati effettuati successivi approfondimenti, anche mediante l’analisi dei consumi dell’energia elettrica e delle altre utenze. In particolare, l’incrocio dei dati relativi alla localizzazione della fornitura di energia elettrica e all’intestazione dell’utenza ha attirato l’attenzione su un quarantottenne italiano domiciliato nel territorio comunale di Altidona. La sua posizione è apparsa da subito perlomeno sospetta, sia per la tipologia di contratto stipulato con la compagnia elettrica, sia per l’eccessivo consumo di corrente rilevato.

 

Dopo aver varcato la soglia dell’ingresso di casa, i militari del Gruppo si sono così imbattuti in un vero e proprio laboratorio per la produzione di sostanze stupefacenti: il salone della villetta era infatti destinato a luogo per l’essiccazione delle piante; un’altra stanza serviva per l’incubazione dei germogli, coltivati all’interno di un piccolo vivaio; in un ulteriore ambiente, infine, grazie alla presenza di lampade alogene, erano fatte maturare le piante già adulte. Le ricerche, condotte anche con l’ausilio delle unità cinofile anti-droga, hanno permesso di sequestrare 27 piante di marijuana in fase di crescita, 14 piante in fase di essiccazione e 31 germogli di marijuana in stato embrionale, oltre all’intera strumentazione essenziale per la buona riuscita della produzione.

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