Cliccando sul pulsante "Accetta tutti i cookie": l’utente accetta di memorizzare tutti i cookie sul suo dispositivo.
Cliccando su "Impostazioni cookie": l’utente sceglie le tipologie di cookie che saranno memorizzate nel suo dispositivo.
Cinque persone sono state denunciate dalla Finanza per aver prodotto falsa documentazione al fine di accedere al Cas (il contributo di autonoma sistemazione) che spetta a chi ha avuto la casa danneggiata dal sisma del 2016. Insieme a loro, nei guai anche un funzionario di un Comune del cratere, denunciato per abuso d'ufficio per aver omesso i controlli.
Le Fiamme Gialle di Fermo hanno eseguito accertamenti ed indagini su episodi di indebita percezione del contributo di autonoma sistemazione (Cas) erogato da uno dei Comuni del cratere.
Nel corso delle indagini sono state acquisite ed esaminate le istanze presentate dai cittadini residenti nel Comune dell’entroterra fermano per l’ottenimento del beneficio, oltre a testimonianze dirette ed alla documentazione attestante i consumi idrici ed elettrici dei percettori del contributo. Gli accertamenti hanno fatto emergere importanti anomalie e sono terminati con la denuncia all’Autorità Giudiziaria di 5 responsabili per il reato di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche (articolo 640 bis del codice penale, che prevede la reclusione da due a sette anni), poiché hanno sottoscritto e presentato autocertificazioni in cui hanno attestato fraudolentemente che la propria abitazione, principale, abituale e continuativa è stata distrutta o sgomberata a causa del terremoto.
Tale dichiarazione ha tratto in inganno il comune di residenza, il quale ha erogato, nel tempo, un importo complessivo di 122.642 euro. Un ulteriore responsabile, nella sua qualità di funzionario pubblico, è stato denunciato per abuso d’ufficio (articolo 323 del codice penale), per aver omesso di effettuare i necessari controlli sulla veridicità delle autocertificazioni rese dai beneficiari del contributo, consentendo così ai cinque dichiaranti di godere di un ingiusto vantaggio patrimoniale e di sottrarre risorse alle casse pubbliche a danno di altri utenti realmente bisognosi.