Cliccando sul pulsante "Accetta tutti i cookie": l’utente accetta di memorizzare tutti i cookie sul suo dispositivo.
Cliccando su "Impostazioni cookie": l’utente sceglie le tipologie di cookie che saranno memorizzate nel suo dispositivo.
Quattro tabaccai della provincia di Ancona sorpresi dalla Guardia di finanza a vendere pacchetti di tabacco o sigarette elettroniche a minorenni: proposta la sospensione della licenza.
Lo fa sapere il Comando provincia delle Fiamme gialle di Ancona che ha eseguito un piano di interventi finalizzato a verificare il rispetto della normativa che vieta la vendita di tabacco a minori.
Nelle ultime settimane in provincia sono stati compiuti quattro interventi a carico di esercenti risultati irregolari, conclusi con il sequestro del materiale indebitamente commercializzato e proposta di sospensione della licenza di vendita di tabacchi.
Gli interventi hanno avuto luogo presso esercizi commerciali situati nelle zone di maggiore aggregazione giovanile della provincia, con particolare attenzione a quei rivenditori aventi i locali situati nei pressi di istituti scolastici. Le varie attività di indagine e appostamenti mirati, hanno permesso di individuare diversi giovani che entravano presso le tabaccherie in questione per poi uscirne, come accertato dai finanzieri, con sigarette elettroniche o pacchetti di tabacco trinciato tra le mani. In un caso un esercente di Senigallia aveva venduto tabacco a una 13enne.
La normativa di settore, introdotta nel 2016, ricorda la Guardia di finanza, impone ai tabaccai il divieto di vendere a minori qualsiasi prodotto contenente nicotina, al fine di salvaguardare la salute dei giovani. Qualora sorgano dubbi sulla maggiore età del cliente, l'esercente ha l'obbligo di richiedere un documento d'identità prima di vendere il prodotto. I finanzieri hanno contestato ai quattro tabaccai la sanzione pecuniaria da 500 a 3mila euro, oltre a segnalare il fatto all'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli per la successiva sospensione della licenza per 15 giorni. In caso di recidiva, il trasgressore rischierà la revoca definitiva della licenza nonché una sanzione pecuniaria da 1.000 a 8.000 euro.