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La città di Tolentino ha accolto la notizia della scomparsa di Gino Brandi con molta commozione.
Nato il 3 marzo del 1930, pianista straordinario per talento e tecnica, sin da giovanissimo si è fatto notare a livello internazionali per le sue eccezionali capacità di interprete e musicista. Ex bambino prodigio ed ora nonno prodigio, ha avuto una carriera prestigiosa a livello mondiale. Inizia gli studi musicali con Amilcare Zanella, perfezionandosi poi con Carlo Zecchi ed Alfredo Casella. Intraprende ancor giovanissimo la carriera concertistica (a soli nove anni tiene concerti nella Sala Grande del Conservatorio di Milano) che, costantemente in brillante ascesa, lo porta ad esibirsi per le più importanti istituzioni musicali italiane ed estere. Le sue interpretazioni solistiche, in formazioni cameristiche e come solista con orchestra, riscuotono larghissimi consensi di pubblico e di critica. Ha preso parte a varie trasmissioni radiofoniche ed effettuato incisioni discografiche. Contemporaneamente agli studi classici, sotto la guida di Livio Liviabella, prima, e di Carlo Prosperi, poi, ha conseguito il Diploma di Composizione al Conservatorio di Firenze. Ha partecipato e ottenuto diplomi ai corsi Internazionali per Maestri, tenuti a Lucerna da Géza Anda e Mieczyslaw Horszowzki.
È vincitore di premi in numerosi concorsi nazionali ed internazionali: “Desenzano sul Garda”, “Busonì” di Bolzano, “Casella” di Napoli, “Rassegna Concertisti” di Firenze; “G.B. Viottl” e “Premio Chopin” di Vercelli, “Pozzoli” di Seregno. Nel 1963 risulta primo classificato dei quattro finalisti al concorso internazionale “Clara Haskil” di Lucerna e l’anno successivo ottiene un premio speciale quale migliore Interprete dl musiche spagnole al Concorso Internazionale “Maria Canals” di Barcellona. È stato chiamato spesso a far parte in glorie dl concorsi pianistici nazionali ed internazionali. Nel 1978, a Firenze, nel Palazzo della Signoria, viene eseguito più volte e da note orchestre il suo poemetto “Vallecanto” dedicato alle Marche.
Gli è stato anche attribuito il Premio “Creativamente” della Provincia di Macerata. Nella sua carriera ha fatto parte di giurie in vari concorsi nazionali ed internazionali. Notevole la sua attività didattica: dopo i Conservatori di Parma, Venezia e Padova ha tenuto per molti anni la cattedra di pianoforte principale al Conservatorio di Bologna. Ha ricevuto innumerevoli riconoscimenti e titoli accademici ed artistici, ai quali si è aggiunto, nel 2010, la nomina a membro dell’Accademia Filarmonica di Bologna, la storica istituzione alla quale appartenne anche Wolfang Amadeus Mozart. E’ stato docente nei corsi internazionali dl perfezionamento e interpretazione “Musica e Arte” presso l’Istituto Musicale “N. Vaccaj” di Tolentino.
Era sposato con Laura, la figlia del Maestro Lino Liviabella di cui è stato interprete delle composizioni. Dal Matrimonio è nata Claudia.
La carriera del Maestro Gino Brani è stata costellata da una brillante ascesa, si è esibito
per le più importanti istituzioni musicali italiane ed estere, riscuotendo sempre e ovunque
larghissimi consensi di pubblico e di critica ed eseguendo musiche da camera e con orchestra, oltre ad aver partecipato a varie trasmissioni radiofoniche e ad aver effettuato varie incisioni su dischi e cd.
La Città di Tolentino e l’Amministrazione comunale – sottolinea il Sindaco Mauro Sclavi – perdono uno dei più grandi talenti del Novecento. Gino Brandi è stato un enfant prodige che fin da piccolissimo ha suonato con successo nelle più importanti istituzioni musicali e di fronte a personaggi di rango. Resteranno indimenticabili le sue esibizioni al pianoforte a coda, dove a memoria, senza aiuto di spartiti, dimostrava le sue eccezionali capacità interpretative. Ogni suo concerto si distingueva per la sua grande passione e vitalità e lasciava il pubblico sempre molto emozionato e conquistato dalla velocità dei movimenti delle mani sulla tastiera. Se nel corso delle sue esibizioni gli spettatori chiudevano gli occhi avevano l’immagine di un gigante che padroneggiava il piano, riaprendoli si ritrovavano di fronte a un uomo di piccole dimensioni ma di grandissimo talento. Aveva una umanità innata che insieme alla sua umiltà lo rendevano un uomo di una cortesia ed educazione oggi rare. Il suo sorriso era pieno della dolcezza di chi conosce appieno la forza e la magia della musica. Peccato la sua paura nell’usare l’aereo che forse ha un po’ precluso la sua carriera. In questo momento così triste ci stringiamo alla figlia Claudia e cui porgo le mie condoglianze personali, dell’Amministrazione comunale e di tutta la Comunità tolentinate che era e rimarrà sempre affezionata al Maestro Gino Brandi. Sarà mia premura proporre l’intitolazione di una sala o un luogo della nostra Città a questo artista che ha lasciato in tutti noi un segno indelebile.