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Prosegue l’attività della Polizia di Stato volta al contrasto al traffico di stupefacenti, in particolare di quelle sostanze maggiormente utilizzate da giovani e giovanissimi, quali hashish e marijuana.
In questo contesto la Squadra Mobile della Questura di Pesaro, con il personale del Commissariato di Senigallia, ha iniziato ad attenzionare un cittadino italiano, cinquantenne, residente a Novilara, notato in più circostanze avvicinare soggetti conosciuti alle forze dell’ordine in quanto assuntori di sostanze stupefacenti.
Ritenendo che gli incontri potessero essere finalizzati a cessioni di sostanze stupefacenti del tipo marijuana, i poliziotti hanno approfondito la situazione, verificando che l’uomo di fatto risiedeva in un capanno agricolo, con annesso terreno, nelle colline pesaresi.
Tale circostanza ha alimentato negli investigatori il sospetto che tale in luogo potesse essere stata allestita una piantagione di marijuana. Per tale motivo, il personale della Squadra Mobile pesarese, assieme a quello del Commissariato di Senigallia, hanno bloccato il 50enne alla Stazione del treno di Pesaro, mentre era in procinto di salire su un treno diretto a Senigallia. Sottoposto a controllo, l’uomo è risultato essere in possesso di un involucro contenente 7 grammi circa di marijuana.
La perquisizione, estesa anche al capanno a Novilara, ha consentito di recuperare e sequestrare 24 involucri in cellophane sottovuoto, della pezzatura da 50 e da 100 grammi ognuno, per un totale di 2 chili e 300 grammi di marijuana. Nello stesso contesto è stata inoltre rinvenuta una serra, al momento in disuso, verosimilmente utilizzata per coltivare delle piante, da cui ricavare lo stupefacente sequestrato. L’uomo è stato arrestato. Mercoledì 14 giugno il GIP del Tribunale di Pesaro ha convalidato l’arresto e disposto nei suoi confronti la misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria per tre volte a settimana. All’esito del successivo giudizio direttissimo l’uomo è stato condannato, con patteggiamento, alla pena di anni 1 e mesi 8 di reclusione e 8.000,00 euro di multa.