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I militari della stazione di Pieve Torina, a seguito di complesse indagini, hanno individuato e denunciato una cinquantenne di origini pugliesi ma residente in Umbria responsabile della cosidetta “truffa del resto”.
Un pericolo sempre costante, anche per questo numerosi sono stati gli incontri svolti presso le parrocchie e i centri sociali per anziani dall'Arma dei Carabinieri proprio per sensibilizzare e mettere in guardia la popolazione sul fenomeno delle truffe.
La donna, già gravata da altri precedenti penali, si era recata in un esercizio commerciale del borgo marchigiano ed approfittando della confusione dell’orario di punta si era messa in fila per pagare una piccola consumazione con una banconota di grossa taglia. Dopo aver ricevuto il resto faceva presente alla commessa di avere comunque delle monete per saldare il debito senza però ovviamente restituire quanto incassato come resto ma riprendendosi la propria banconota. La rapidità di esecuzione e il repentino allontanamento consentivano che la truffa andasse in porto. Tuttavia - in questa occasione - il tempestivo intervento della stazione dei carabinieri del luogo, la visione delle telecamere di sorveglianza, l’individuazione dell’auto sulla quale viaggiava la pregiudicata hanno permesso di risalire tramite un lavoro certosino fino a lei consentendo il recupero del portafoglio utilizzato dalla stessa e della somma indebitamente sottratta. Per la truffatrice è scattata la denuncia alla Procura della Repubblica di Macerata e il divieto di ritorno a Pieve Torina per un periodo di tre anni.