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Un uomo di Porto San Giorgio (Fermo) è stato arrestato dai carabinieri in flagranza di reato, per avere violato il divieto di avvicinamento a una donna.
Divieto emesso dal gip del Tribunale di Fermo per atti persecutori e notificato pochi giorni prima.
L'uomo telefonava spesso alla vittima e teneva comportamenti molesti, tra cui pedinarla, recapitarle regali, presentarsi a casa suonando il campanello di notte, finché la donna si è rivolta ai carabinieri e lo ha denunciato. La misura cautelare prevede il divieto di avvicinamento all'abitazione, ai luoghi di lavoro o di vita sociale della vittima, il divieto di dimora a Porto San Giorgio, di contatti telefonici o telematici e in ogni caso di avvicinamento alla vittima ad una distanza inferiore ai 500 metri. Pochi giorni dopo la notifica i carabinieri hanno nuovamente rintracciato l'uomo nei pressi del luogo di lavoro della v donna ed è scattato l'arresto in flagranza . All'udienza di convalida e contestuale giudizio per direttissima, il gip ha convalidato l'arresto e ha disposto l'aggravamento della misura cautelare, con la custodia in carcere. Non è l'unica attività condotta dai militari del fermano per questo tipo di reati: sempre a Porto San Giorgio a un giovane del posto è stata notoficata la misura cautelare del divieto di avvicinamento, emessa dal gip del Tribunale di Urbino, per reiterate condotte moleste nei confronti della ex compagna: messaggi telefonici e sui social, anche con flsi profili. Una misura analoga è stata notificata dai carabinieri di Pedaso nei confronti di un giovane di Ascoli Piceno, noto per altri precedenti. Da circa due mesi inviava messaggi telefonici molesti e minatori alla sua ex convivente. A Porto Sant' Elpidio i carabinieri hanno invece denunciato per maltrattamenti in famiglia un noto pregiudicato, che da mesi minacciava e aggrediva, anche sotto l'effetto di stupefacenti, i familiari.