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Domenica movimentata quella appena trascorsa: alle ore 16 gli agenti della Squadra Volanti di Ancona intervenivano per una lite domestica che era stata segnalata alla locale Sala Operativa.
Giunti fuori dallo stabile, gli operatori potevano udire distintamente delle grida di aiuto di una donna. Celermente gli operatori raggiungevano l’appartamento da cui provenivano le grida e, aperta la porta, gli operatori vedevano accasciata a terra la donna che continuava a gridare aiuto mentre era al telefono con una persona. All’interno dell’appartamento vi erano altri due uomini e una donna, attoniti.
Gli operatori cercavano di stabilire un dialogo con la donna a terra, tentando di riportarla alla calma al fine di capire quale fosse il motivo della sua richiesta di aiuto. La donna, di origini tunisine di 48 anni, veniva identificata e, una volta tranquillizzata, riferiva di essere in quell'abitazione perché da circa 10 anni aiutava l’anziano signore, proprietario, nelle pulizie domestiche, a fronte di qualche somma di denaro a titolo di ringraziamento.
Ieri pomeriggio, al suo arrivo, trovava in casa il fratello dell’anziano con la moglie, che immediatamente iniziavano ad accusarla di abusare della bontà dell’uomo al fine di farsi elargire denaro a titolo di regali. Ne scaturiva un’accesa lite verbale, in particolare tra le due donne. La cognata dell’anziano, cittadina cinese di 50 anni, davanti agli agenti, accusava la donna di averle rubato in quel frangente il portafogli. La donna spontaneamente svuotava tutte le tasche e la propria borsa dimostrando di non essere in possesso della lamentata refurtiva.