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La Guardia di Finanza di Venezia, ha individuato 7 persone che tentavano di imbarcarsi all'Aeroporto Marco Polo pur non essendo in regola con la normativa sull'uso dei tamponi Covid. I controlli hanno riguardato un Pakistano in procinto di partire per Dubai, che per evitare di sottoporsi al prescritto tampone prima di imbarcarsi, aveva falsificato quello riferibile ad un'altra persona, modificando i dati anagrafici riportati sul documento con un software di fotoritocco. Dai primi accertamenti è stato riscontrato che i soggetti che hanno rilasciato il referto dell'esito del tampone ''originale'', tutti regolarmente abilitati, sono estranei ed inconsapevoli della successiva contraffazione ''casalinga''. Il medesimo meccanismo di ''alterazione'' è stato riscontrato in occasione di un successivo controllo, eseguito con la collaborazione della Polizia di Frontiera dell'Aeroporto, nei confronti di un gruppo di 4 ulteriori Pakistani. Tutti i soggetti, oltre ad essere rimasti a terra, sono stati deferiti alla locale Autorità giudiziaria penale per falso materiale.
In altri 2 casi invece, è stata, probabilmente, la scarsa conoscenza linguistica a lasciare a terra 2 soggetti tunisini: i viaggiatori, pur avendo ricevuto l'esito ''positivo'' del test per il Covid-19, pensavano di poter viaggiare tranquillamente.