CRONACA
Sessantenne picchiata e stuprata da un marocchino irregolare e senza fissa dimora
01 Aprile 2022

Un marocchino irregolare e senza fissa dimora è stato sottoposto dai militari della compagnia dei carabinieri di Cesenatico (Forlì Cesena) a fermo di indiziato di delitto per violenza sessuale e lesioni personali aggravate nei confronti di una 60enne. Dalle indagini di polizia giudiziaria coordinate dalla procura di Forlì, l'uomo è stato ritenuto l'autore della violenza, avvenuta l'11 febbraio scorso a Gatteo (Forli' Cesena). Nei pressi della foce del fiume Rubicone, la vittima era stata avvicinata dall'uomo, che, dopo averci scambiato alcune battute, l'aveva strattonata e trascinata sull'arenile dove, dopo averla colpita ripetutamente al volto causandole lesioni personali, l'aveva immobilizzata e costretta a subire violenza per poi fuggire. In sette giorni, fanno sapere i carabinieri, si è arrivati all'identificazione dell'indagato che, irregolare sul territorio nazionale e solo casualmente presente nella zona della Valle del Rubicone la sera della violenza sessuale, aveva fatto perdere le proprie tracce, rifugiandosi fuori regione. L'indagato è stato localizzato in un piccolo comune della provincia di Verona, dove dopo un servizio di osservazione andato avanti per circa dodici ore, i militari lo hanno individuato e fermato.

 

Come ricostruiscono i carabinieri, l'uomo era sprovvisto di documenti di identità, fino a quel momento mai censito nelle banche dati in uso alle forze di polizia, e pertanto, di fatto irreperibile. L'indagato è stato sottoposto a fermo di indiziato di delitto e posto a disposizione del sostituto procuratore di turno della procura di Verona Alberto Sergi che ha disposto il trasferimento nella casa circondariale di Verona Montorio, chiedendo al giudice per le indagini preliminari del tribunale di Verona l'emissione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa il 30 marzo scorso, all'esito dell'udienza di convalida della misura pre-cautelare. E' stato inoltre perquisito il luogo in cui l'uomo aveva trovato dimora, un casolare in zona campestre in provincia di Verona, e sono stati trovati alcuni indumenti corrispondenti a quelli indossati dallo stupratore, descritti dalla vittima e desunti dagli investigatori nel corso dell'analisi delle immagini riprese dai sistemi privati di videosorveglianza. 

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