CRONACA
Spacciava ketamina nelle sale slot e ai connazionali per farli lavorare di più: cinese in manette
12 Febbraio 2022

Spacciava droga tra gli scommettitori delle sale slot e tra i lavoratori cinesi delle ditte tessili dei pronto moda di Prato ma è stato scoperto dai carabinieri che stavano tenendo sotto controllo i suoi movimenti sospetti: un cittadino cinese, 51 anni, irregolare in Italia, è stato così arrestati, dopo che è stato trovato in possesso di un'ingente quantitativo di sostanze stupefacenti, tra cui shaboo, marijuana e pasticche di ecstasy, per un valore commerciale stimato di oltre 80mila euro. I carabinieri del nucleo investigativo di Prato hanno fatto un blitz nell'abitazione del cinese, in località Iolo, dove è stato trovato in possesso di un ingente quantitativo di droghe: 1 kg e 358 grammi di ketamina suddivisa in 33 bustine di cellophane, con chiusura a pressione, di varie pesature; 2 buste contenenti 10,50 grammi di marijuana; 1 busta contenente 3 grammi di shaboo (metanfetamina); 1.222 pasticche di ecstasy a forma di teschio su entrambi i lati e di colore rosa, contenute in 4 involucri di carta d'alluminio. Durante la perquisizione i militari dell'Arma hanno rinvenuto, inoltre, 40.000 astucci di plastica vuoti per la confezione delle dosi, 10 involucri per l'occultamento dello stupefacente finalizzato alla sua importazione dall'estero, una bilancina elettronica di precisione, 5.090, provento dell'attività di spaccio. Tutto il materiale è stato sequestrato. Il valore delle sostanze stupefacente è stato stimato in 80.500 euro. L'arrestato, espletate le formalità rito, comparirà in tribunale a Prato per la convalida del fermo.

 

L'ingente quantità di droga, proveniente, come testimoniano alcuni imballaggi rinvenuti, dall'Olanda e dalla Cina, era destinata ai giocatori degli scommettitori di slot-machine delle numerose sale presenti a Prato e in parte ai lavoratori cinesi dei pronto moda, come accertato dai servizi di osservazione dell'arrestato effettuati dagli investigatori dell'Arma. Periodicamente torna alla luce il fenomeno dell'assunzione di modiche quantità di ketamina da parte degli operai cinesi dei laboratori tessili che, in questo modo, riuscirebbero a sopportare meglio la fatica dei gravosi turni di lavoro a cui vengono sottoposti. 

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