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Con l'accusa di traffico illecito di sostanze stupefacenti in concorso continuato, che avveniva tramite social, ed estorsione sono finite in carcere sei persone. Su ordine della Procura di Livorno, che ha coordinato le indagini, i carabinieri della compagnia di Cecina, con il supporto dell'Arma territorialmente competente e delle unità cinofile dei carabinieri di Firenze, hanno eseguito nelle province di Livorno, Pisa e Firenze un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale di Livorno. Il provvedimento è stato emesso a conclusione delle indagini delegate al Norm della compagnia cecinese ed avviate all'inizio del 2021, a seguito della denuncia da parte di un assuntore di sostanze stupefacenti che, debitore nei confronti di uno degli indagati per non aver pagato lo stupefacente da quest'ultimo acquistato, era vittima di continue ritorsioni.
Sono state così sviluppate mirate attività investigative che, protratte sino all'autunno scorso, hanno fatto emergere gravi indizi di reato a carico di più soggetti di origine marocchina, naturalizzati italiani, ai quali viene contestato un traffico illecito di stupefacenti sia nel centro di Cecina che, soprattutto, nella frazione di Marina, commercio illecito nel quale ci sarebbero stati anche acquirenti minorenni. Il denaro provento di spaccio sarebbe stato in parte riutilizzato nell'acquisto di autovetture. Secondo gli inquirenti gli indagati maghrebini mettevano a disposizione dei clienti degli smartphone funzionali a ricevere gli 'ordini' di acquisto. Per eludere le investigazioni, le parti perfezionavano la compravendita provvedendo a recapitare la sostanza stupefacente ed i soldi in luoghi diversi in modo da rendere non registrabile a eventuali investigatori lo scambio droga-denaro. Attraverso app o social, i presunti spacciatori e gli acquirenti si inviavano foto o filmati che riprendevano l'esatta localizzazione ove la droga e il denaro erano stati occultati.
Secondo gli inquirenti nel corso delle investigazioni sarebbero stati accertati numerosi episodi di spaccio al dettaglio di cocaina, hashish, eroina, ketamina ed ecstasy che gli indagati avrebbero ceduto a numerosi acquirenti, per un volume d'affari di decine di migliaia di euro. Sarebbero centinaia le cessioni documentate. I quantitativi ceduti erano perlopiù per uso personale, ma taluni degli acquirenti, tra cui alcuni ragazzi all'epoca minorenni, avrebbero acquistato lo stupefacente per rivenderlo a loro volta. Nel corso delle indagini, oltre agli ultimi 6 soggetti arrestati, sono stati tratti in arresto in flagranza di reato 2 persone, ne sono state deferiti in stato di libertà 7, sono stati sequestrati oltre 500 grammi di hashish, circa 15 grammi di cocaina ed altrettanti di eroina, nonché 107 grammi di Mdma. Sequestrati anche in totale 5.635 euro contanti, verosimilmente provento dell'attività di spaccio.