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Condannato a 100 anni per stupro, scarcerato dopo 44 anni: "Processo non equo"
16 Febbraio 2022

Un afroamericano di 69 anni è stato scarcerato dopo aver scontato 44 anni di carcere per una condanna di stupro che ora il giudice ha annullato perché all'imputato non fu garantito un equo processo. Nel 1977 Vincent Simmons fu condannato da una giuria di quasi tutti bianchi in Louisiana a 100 anni di prigione per la tentata aggressione sessuale di due ragazze bianche, gemelle di 14 anni. L'uomo aveva tentato già 16 volte di ottenere un nuovo processo ma è riuscito ad averlo solo dopo un'inchiesta della Cbs che ha stabilito che una serie di prove non erano state consegnate alla difesa. Tra queste la testimonianza cruciale di una dottore che affermava che non vi erano segni di violenza sessuale sulle ragazze. Oppure la prima deposizione delle due ragazze che dissero che non sapevano dire che le avesse assalite perché "tutti i neri si somigliano". Sulla base di questi elementi il giudice Bill Bennett ha ordinato la scarcerazione di Simmons dall'Angola State Penitentiary ed ordinato un nuovo processo. 

 

A questo punto il procuratore distrettuale, pur affermando di ritenere che vi fossero ancora "sufficienti elementi per condannare Simmons", ha annunciato che non lo incriminerà di nuovo per "non fare affrontare alle vittime il trauma di un nuovo processo". Simmons così ora, dopo aver proclamato per decenni la sua innocenza, è un uomo libero: "Dio ha mantenuto in me viva la speranza, Dio mi ha concesso questo", ha detto ad una televisione locale che l'aspettava all'uscita dal penitenziario. 

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