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Neve sulle zone del Centro Italia nel prossimo fine settimana, anche a bassa quota. Particolarmente colpite dovrebbero essere le Marche, dove i fiocchi potrebbero cadere fino a bassa quota.
A confermarlo sono i modelli metereologici di Lorenzo Tedici, meteorologo de Ilmeteo.it.
"Il flusso di aria polare sarà, anche questa volta come nel 2017, piuttosto intenso dalla Russia fino al medio Adriatico, avremo una simile formazione ciclonica sul medio-basso Tirreno che attiverà venti forti dai quadranti orientali verso l’Abruzzo: tale ventilazione con stau appenninico, causerà abbondanti nevicate in particolare sull’orografia trasversale a queste correnti. Oltre al flusso freddo, al vento forte da nord-est, anche il calo termico sarà molto veloce e" spiega Tecici "dato il periodo inoltrato della stagione invernale, i contrasti termici saranno molto accesi: in pratica avremo una configurazione simile a quella di 5 anni fa quando il Team iLMeteo.it riuscì a prevedere con i propri modelli le abbondanti nevicate in anticipo, ma avremo anche la convezione primaverile, cioè la formazione di alcuni temporali di neve".
Tutto questo porterà, quindi, ad accumuli molto importanti di neve sia sull’Abruzzo che sulle Marche.
"Il nostro modello" dice ancora Tedici "indica per la mattina di sabato 26 febbraio 20-30 cm di neve fresca sull’Appennino marchigiano oltre i 400-700 metri, altri 30-40 cm nel pomeriggio in particolare sulle Basse Marche con un accumulo totale del sabato compreso tra 50 e 70 cm. In Abruzzo inizierà a nevicare in modo più intenso dalla tarda mattinata e l’accumulo, in prevalenza pomeridiano, è previsto dai nostri modelli intorno ai 40-50 cm in montagna; nella giornata di sabato saranno imbiancate anche Urbino, L’Aquila e Campobasso con fiocchi fino a Fermo, Macerata ed Ascoli Piceno. Il giorno seguente, domenica 27 febbraio, sono previsti altri 10-20 cm sulle Marche e altri 20-40 cm sull’Abruzzo, con lo zero termico in ulteriore calo.
In totale su Marche ed Abruzzo, al momento, sono previsti 80-90 cm in 48 ore, ma dove la neve risulterà ventata potremo raggiungere o superare il metro in alta montagna. La neve ventata, tra l'altro, è una delle peggiori precipitazioni per il rischio valanghe, soprattutto in primavera".