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"La diamo calda": lo slogan della focaccia nello stand in piazza scatena la polemica
11 Aprile 2022

"La diamo calda" e in piccolo più in basso "Hei... ma cosa avevi capito?": è questa la scritta che ha scatenato una vera e propria bufera alla mostra mercato Bell'Italia in piazza del Popolo a Ravenna.

Il cartello era esposto davanti alle focacce di Recco e la scritta era anche presente sulle magliette delle ragazze addette allo stand. 

In breve, come riporta Repubblica è partito su Facebook un vero e proprio coro di indignazione per una frase che sarebbe sessista. Anche il Consorzio 

"Focaccia di Recco", non presente alla manifestazione, ha preso le distanze: "Uno slogan che reputiamo indegno ed offensivo. Lo riteniamo lesivo dell'immagine sia del prodotto, che del nostro Consorzio".

 

Reagisce la Casa delle donne di Ravenna: "Lo diciamo da sempre che il patriarcato è trasversale a uomini e donne. Questa faccenda non si può liquidare come una "goliardata" sulla quale farsi una risata: questo è linguaggio sessista e misogino che offende le donne. Giocare sui doppi sensi a sfondo sessuale è un'abitudine becera, che speravamo relegata al passato e che invece vediamo riemergere in tutta la sua bassezza nella centralissima piazza di Ravenna".

A segnalare nei social il cartello è una libero professionista che vive a Bologna, Cecilia Pedroni. Racconta della reazione delle due responsabili dello stand: "Una di loro mi vede fare la foto è mi dice: "La vuoi dare calda anche tu?". Risposta "no voglio segnalarvi perché questi cartelli sono offensivi per tutte le persone che passano di qui e vederle in piazza del Popolo mi fa una gran tristezza".

In giunta l'assessore al Turismo Giacomo Costantini parla di cartello inaccettabile ("è completamente fuori luogo qualsiasi ammiccamento sessista a scopo commerciale") mentre il vicesindaco Eugenio Fusignani non la pensa così e sempre in Facebook posta la foto mentre acquista la focaccia e scrive: "Non si può confondere il cattivo gusto col sessismo antifemminista. Soprattutto non si può mortificare chi lavora con fatica, gettando la croce addosso alla proprietaria (donna!) e alla sua attività. L'ho comprata e l'ho mangiata, calda e fredda. Buonissima!".

Il cartello comunque è stato rimosso. A condannarlo era stata anche Confesercenti Ravenna insieme ad Explicom Srl, promotori di Bell'Italia: "Condanniamo fermamente qualsiasi utilizzo di un linguaggio sessista e di cattivo gusto all’interno della manifestazione".

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