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Anche l'azienda Ospedaliero Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona, insieme ad altri 18 centri d'eccellenza italiani in Pneumologia e Radiologia, farà parte del progetto Risp (Rete Italiana Screening Polmonare) che si propone in via sperimentale di sottoporre a screening 1.500 persone nelle Marche, fumatori o ex, di età compresa tra 55 e 79 anni, potenzialmente a rischio di sviluppare il tumore al polmone.
Ancona, è stato ricordato durante la presentazione in Regione, parteciperà alla Risp, grazie alla dotazione di macchinari Tac e Rm avanzatissimi e a basso dosaggio di radiazioni per un impatto minimo d'esame, alla presenza di uno 'staff' medico di competenze scientifiche Pneumologiche e Radiologiche di altissimo livello, e forte della pluriennale collaborazione con l'Istituto Tumori di Milano.
Il programma, sostenuto dalla Regione Marche, prevede 'l'arruolamento', probabilmente dal prossimo giugno, in 3 anni di 1.500 soggetti che verranno anche avviati anche a un percorso per smettere di fumare: tutto ciò in collaborazione con l'Asur, medici di famiglia, ambulatori: la prospettiva è sottoporre i beneficiari dello screening (gratuito) a tac annuale o biennale (a seconda delle condizioni) a bassissimo dosaggio di radiazioni, per prevenire l'insorgenza di sintomi che corrispondono in molti casi, in considerazione del tipo di malattia 'subdola', a una fase già avanzata della malattia: tutto ciò grazie a macchinari che 'registrano' anche alterazioni infinitesimali rivelando la presenza di un tumore per un'azione terapeutica o chirurgica precoce. Le statistiche danno conto di un 15% di esami con presenza di un'alterazione.
Il fumo, si è ricordato durante la conferenza stampa, "è la più grande causa di morte evitabile: attualmente si contano 6 milioni di decessi per fumo che entro 2030, si stima, saranno 8 milioni. Aumenta di dieci volte di morte per malattie come enfisema, raddoppia il rischio ictus, da 2 a 4 volte i colpiti da infarto. E' responsabile al 90% di tumori polmone ma anche di altro tipo.