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A due anni dal lancio del Gin del Conero arriva l'omonimo Amaro.
A realizzare questo nuovo liquore marchigiano è ancora il giovane imprenditore di Numana, Loris Spinsante.
Lo ha prodotto con foglie di corbezzolo, aghi di pino mediterraneo e fiori di ginestra, miscelati con altre erbe, spezie, radici e agrumi come rabarbaro e arancio amaro, carciofo di Montelupone e anice verde di Castignano.
"Amaro del Conero, che raggiunge i 28 gradi, è un amaro locale, ma è anche un inno alle Marche, una regione tutta da scoprire, anche sotto il profilo liquoristico", spiega Spinsante. "Botaniche raccolte e selezionate a mano, l'utilizzo di alcool da cereali biologici di prima qualità, sono alla base di un prodotto che vuole far parlare di sé anche fuori dai confini regionali", dice il produttore. Che si prefigge come obiettivo quello di raggiungere in pochi mesi una prima produzione di mille bottiglie.