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Quanto spendono i Comuni delle Marche per telefoni e cancelleria? Ecco la classifica
27 Febbraio 2022

E' Napoli la città capoluogo di provincia più virtuosa d'Italia per quanto riguarda le spese in telefonia fissa, mobile e carta.

 

A decretare il primato del capoluogo partenopeo è la Fondazione Gazzetta Amministrativa, che ha realizzato un rating della spesa pubblica delle città italiane, da quelle più virtuose alle meno efficienti.

 

La ricerca consiste in una classificazione dei costi sostenuti dai Comuni capoluogo di provincia che spendono meno (e quindi premiati con un rating 'AAA') ai Comuni che spendono di più ('C') per "telefonia mobile", "telefonia fissa", "carta, cancelleria e stampati". Napoli, così, si scopre virtuosa per tutte e tre le voci di spesa: nel 2020 il capoluogo campano ha speso 351.166 euro per la telefonia fissa, 69.946 euro per quella mobile e 40.001 euro per carta e cancelleria guadagnando il primo posto della classifica. Completano la top 10 dei Comuni capoluogo di provincia più efficienti: Arezzo, Cuneo, Reggio Calabria, Asti, Imperia, Forlì, Viterbo, Cagliari e Piacenza. Andando in fondo alla classifica si scoprono le spese "fuori controllo", ovvero quelle che secondo il Centro Ricerche della Fondazione Gari sforano i parametri di riferimento per quel singolo Ente. Parma (73esima in classifica), per esempio, nel 2020 ha speso 200.978 euro per carta, cancelleria e stampati; Pisa (76esima) ha sborsato 52.875 euro per la telefonia mobile, mentre Sassari (82esima) ha speso per la stessa voce 123.797 euro. Spuntano poi le spese "eccessive" di Lecco per carta e cancelleria (124.848 euro) e di Genova, sul cui piazzamento all'88esimo posto pesano i 530.197 euro spesi per la telefonia mobile. 

 

Per quanto riguarda i capoluoghi marchigiani, per trovare il primo nella graduatoria dei più efficienti bisogna scendere fino al 29esimo posto dove si trova Macerata con una spesa di 26.847,36 euro per la telefonia fissa (AA), 11.176,89 euro per la telefonia mobile (BBB) e 28.784,20 euro per carta, cancelleria e stampanti (A). 

Bisogna scendere ancora per trovare Fermo al 56esimo posto con una spesa di 113.331,61 euro per la telefonia fissa (BB), 2.340,85 euro per la telefonia mobile (AAA) e 30.398,28 euro per la cancelleria (BBB). 

Scendendo ancora, al 74esimo posto c'è Pesaro  con 262.210,35 euro spesi per la telefonia fissa (BB), 35.703,12 euro per la telefonia mobile (B) e 37.826,83 di cancelleria (AA).

Ancona è 91esima con 266.552,45 euro di spese per la telefonia fissa, (BB), 91.113,31 euro per la mobile che le valgono una C e 49.674,43 euro per la cancelleria (AA).

Maglia nera delle Marche è Ascoli Piceno al 104esimo posto e 127.599,84 euro spesi per la telefonia fissa (BB) e 43.509,50 euro per la cancelleria (BBB).

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