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In occasione del quarantesimo anniversario dell'assassinio del generale dei carabinieri Carlo Alberto Dalla Chiesa, la Comunità scolastica marchigiana "rende onore e ricorda la figura esemplare e l'intera esistenza spesa a difendere la legalità con il contrasto ad ogni attività criminale - osserva il direttore dell'Ufficio Scolastico regionale Marco Ugo Filisetti in un messaggio agli studenti -.
Le Marche, che lo videro nel difficile periodo a partire dal 1942, prima giovane Ufficiale a San Benedetto del Tronto e poi in servizio presso il Comando Provinciale dell'Arma di Ascoli Piceno, furono testimoni della rettitudine morale del giovane militare.
La ultraquarantennale carriera terminata nel vile agguato mafioso in via Carini a Palermo, in cui persero la vita anche la giovane moglie Emanuela Setti Carraro e l'agente di scorta Domenico Russo - aggiunge Filisetti - ha costituito un baluardo contro la barbarie del terrorismo prima e dell'organizzazione mafiosa poi". "A questo fulgido esempio di Italiano, gli studenti marchigiani che si apprestano a tornare a scuola possono guardare con ammirazione e con fiducia nelle Istituzioni - prosegue il messaggio -, memori e custodi della circostanza che 'Certe cose non si fanno per coraggio, si fanno solo per guardare più serenamente negli occhi i propri figli e i figli dei nostri figli'".