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E' stato in casa per due mesi a vegliare il corpo del figlio di 14 anni morto "nella speranza che Dio potesse fare qualcosa".
Una vicenda agghiacciante che arriva da Turnhout, un piccolo paese vicino ad Anversa, in Belgio.
La polizia è entrata nella casa dopo la richiesta di intervento da parte della mamma del 14enne. I tre figli della donna vivevano insieme al padre in una casa condivisa con altre persone: oltre all'ex marito della donna c'erano la nuova fidanzata e altre due coppie. Il cadavere del ragazzo era nel letto, morto ormai da diverse settimane, probabilmente due mesi.
Tutte e sei le persone che abitano in quella casa sono state arrestate. L'accusa, secondo quanto riporta il quotidiano locale Nws, è di aver negato cibo o cure provocando la morte adolescente per negligenza colposa.
L'avvocato del padre del piccolo ha spiegato il tutto a motivi religiosi, compreso il fatto di non aver prestato le necessarie cure al 14enne che ha iniziato a sentirsi male all'inizio del 2022. "Si tratta di persone molto religiose, membri di una specie di congregazione pentecostale, più comune nei Paesi Bassi. Quelle persone hanno una fede estrema e si sono aggrappate alla Bibbia con disperazione nella speranza che Dio potesse riportare in vita il ragazzo".
L'esame autoptico svolto sul corpo del 14enne non ha ancora evidenziato con chiarezza quali siano state le cause del decesso.
Riferimenti -
https://t.co/TbrMNNFZQr
https://www.om-mp.be/nl/article/persbericht-turnhout-jongen-van-14-dood-aangetroffen-woning-turnhout